Chiacchere da bar sul liberare una via a vista

Anche qui vorrei esprimere il mio parere rispondendo al commento di Giovane seme Lunare (niente di personale, ma leggendolo mi ha portato a questa riflessione).

Premesso che è sempre consigliato, nonché rispettoso, portarsi dietro uno spazzolino e pulire le prese ogni volta che si scende da una via, anche quando non si è stati in prima persona a segnarle/sporcarle, mi sento di dissentire dal commento:

1) Liberare una via già montata non esclude il liberarla a vista. "Liberare a vista" vuol dire semplicemente liberare una via di cui non si ha alcun tipo di informazione al primo tentativo. E' ammessa solo la visualizzazione personale a terra, anche con binocolo.
La prova del 9 di ciò è possibile averla guardando i climber professionisti che provano a vista vie dure già montate (basta un qualsiasi video su youtube, es. https://www.youtube.com/watch?v=jJxEuMK7Fa0).

2) Sul liberare una via "a vista" già segnata invece se ne può discutere. Secondo 8a.nu (https://www.8a.nu/it/articles/pratica-e-etica) non è valido, ai fini della libera a vista, farsi segnare da un amico le prese, ma non è menzionato il salire una via trovata già segnata (e qui so che si potrebbero aprire dibattiti infiniti).
Tuttavia, nel caso specifico di questa via, sono segnate TUTTE le prese, molte delle quali neanche servono ai più, ergo sbagliarsi è molto più facile rispetto ad una via in cui si trovano segnate solo le prese esatte per la normale progressione (per me, una falesia iconica di ciò è il grottone di Sperlonga, dove troviamo smagnesate tutte le prese su tutte le vie).
Inoltre, se seguissimo questo rigido comportamento etico, ci dovremmo arrendere all'idea che al giorno d'oggi almeno il 90% delle vie non sia più liberabile a vista (poi sta a voi attenervi al comportamento etico che più ritenete opportuno).