Insieme alla sua sorella rocciosa Seynes, Russan é una delle due signore rocciose invernali che dominano l'arrampicata del dipartimento del Gard, a pochi chilometri da Nimes. Lo stile ad ogni modo, é totalmente diverso. La falesia di Russan, rispetto a Seynes, offre vie leggermente più corte e boulderose, ma non meno belle. Il paesaggio é sicuramente più tranquillo, dominando la vallata del Gardon è possibile arrampicare su questo calcare arancione e questo splendido fiume che scorre sotto i vostri piedi. Calcare arancione che cuoce. Russan è un forno solare concentrico a causa della sua forma semi circolare chiusa, esposta a sud e riparata dal vento per la sua posizione sul lembo inferiore dell'altopiano di Russan (che è sferzato dai venti, appena sopra).

Un misto di sottigliezza tecnica e puro bullismo (forse cattiveria), la scalata a Russan è, a dir poco, completa. Si contano più di 200 vie di tutti i livelli (i settori in alto a sinistra della falesia sono il regno dei 6°), dai 25 ai 45 metri. In generale, la media delle vie si aggira intorno al 7a-7b. Dalle colonne strapiombanti de settore Maelstrom, alle gocce e piccole squame delle zone grigie monolitiche di Babilonia, ce n'è per tutti. La falesia è stata chiodata per le prime volte negli anni 80, fino ad arrivare poi al nuovo millennio che in termini di apertura per questa falesia è stata un'epoca d'oro. La maggior parte degli 8° è stato chiodato dal 2000 ad oggi, contando anche i nuovi 9° aperti. La parola "freddo" qui non esiste. A gennaio, crema solare e tenenza sono la combinazione vincente!

Testo: Gabriele Leoncini, che ringraziamo.

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