Era il mio sogno...

Quando ho chiodato questa via avevo salito al massimo qualche 8a.
La linea era stupenda, c'erano tutte le prese, tranne ai primi spit (mi sembra tra il secondo e il terzo): un metro completamente liscio, solo uno svasetto appena accennato - di quelli tipici di Colle che ti ingannano: ci metti le dita, ma ti accorgi che la presa non c'è.
Scavai così una piccola presa, cioè migliorai quello svaso. (Era, credo il 1988 o 1989)
In questo modo riuscivo a fare tutti i movimenti, però ero molto lontano dal metterli in continuità.
Se avessi scelto di fare la vita del climber, probabilmente martellandola ne sarei venuto a capo. Ma ho fatto altre scelte, e ho mollato la scalata per un po'.
Quando sono tornato a Colle, circa quindici anni dopo se non di più, ho saputo che la "mia" Liquid Sky (il nome lo presi da un film di quegli anni in cui si parla di sesso, lesbiche, extraterrestri ed eroina) era stata salita. Da un extra-terrestre quale Mauro Calibani. Il quale aveva pure chiuso la presa da me scavata. Minchia. Un boulder mostruoso. La via pensavo - quando la provavo - che sarebbe stato l'8b perfetto. E vedo che in effetti è 8b+...
Beh, tutto qui, ho voluto solo condividere questo ricordo. Giusto per dire che sono belli pure i sogni che restano tali.
Si aspettano ripetizioni...