Consigliato: assolutamente si
Voto complessivo: 5
Ambientazione: 5/5
Qualitá della roccia6: 5/5
Attrezzatura: dipende dalle vie, da 2/5 a 4/5
Bellezza vie facili: 5/5
Bellezza vie difficili : 5/5
Livello consigliato: 6a+/8b
La maggior parte delle vie sono attrezzate in maniera sportiva, con ottimi fittoni resinati. L’accesso ( quasi sempre da sopra) è comodo. Il clima perfetto sia per la primavera che per l’estate e l’ autunno. Il paesino- La palud sur Verdon- tranquillo e provenzale. Il campeggio economico e con ampie piazzole.
Ma non è una falesia. O meglio, è una falesia messa al contrario, dove il terreno, la linea orizzontale da dove si parte, sta sopra, mentre la verticale precipita di sotto.
Sotto, due-trecento metri di vuoto che finisce verso un fiume che si insinua come un serpente verde, fino a sfociare in un lago blu, perfetto per i bagni e i tuffi nelle giornate di scarico.
+Sconsigliata+ +per+ il +falesista+ puro, perché anche scalando gli ultimi tiri delle le vie, anche utilizzando la “rive droite” solo come una immensa falesia di monotiri messa sottosopra, bisogna pur sempre conoscere bene le manovre e le accortezze di base per non precipitare di sotto.
La cresta, da cui ci si cala per arrampicare, è molto esposta a temporali improvvisi e a fulmini. Bisogna scappare via quando si vedono i grandi nuvoloni neri dell’”orage” imminente.
Consigliata anche per chi non volesse proprio scalarci. Ma solo fare il turista. Anche solo per affacciarsi al belvedere e inspirare dalle narici la frizzante aria ascensionale che trasporta verso l’alto la sensazione di vertigine.
Se scali, almeno una volta nella vita, devi passare per il Verdon.
Voto complessivo: 5
Ambientazione: 5/5
Qualitá della roccia6: 5/5
Attrezzatura: dipende dalle vie, da 2/5 a 4/5
Bellezza vie facili: 5/5
Bellezza vie difficili : 5/5
Livello consigliato: 6a+/8b
La maggior parte delle vie sono attrezzate in maniera sportiva, con ottimi fittoni resinati. L’accesso ( quasi sempre da sopra) è comodo. Il clima perfetto sia per la primavera che per l’estate e l’ autunno. Il paesino- La palud sur Verdon- tranquillo e provenzale. Il campeggio economico e con ampie piazzole.
Ma non è una falesia. O meglio, è una falesia messa al contrario, dove il terreno, la linea orizzontale da dove si parte, sta sopra, mentre la verticale precipita di sotto.
Sotto, due-trecento metri di vuoto che finisce verso un fiume che si insinua come un serpente verde, fino a sfociare in un lago blu, perfetto per i bagni e i tuffi nelle giornate di scarico.
+Sconsigliata+ +per+ il +falesista+ puro, perché anche scalando gli ultimi tiri delle le vie, anche utilizzando la “rive droite” solo come una immensa falesia di monotiri messa sottosopra, bisogna pur sempre conoscere bene le manovre e le accortezze di base per non precipitare di sotto.
La cresta, da cui ci si cala per arrampicare, è molto esposta a temporali improvvisi e a fulmini. Bisogna scappare via quando si vedono i grandi nuvoloni neri dell’”orage” imminente.
Consigliata anche per chi non volesse proprio scalarci. Ma solo fare il turista. Anche solo per affacciarsi al belvedere e inspirare dalle narici la frizzante aria ascensionale che trasporta verso l’alto la sensazione di vertigine.
Se scali, almeno una volta nella vita, devi passare per il Verdon.
Commenti
Nessun commento
Accedi per commentare