Voto complessivo: 3.5/ 5
Consigliato livello fino al 6a: si
Consigliato livello 6a-6c: si
Consigliato livello 7a-7c: si
Consigliato livello 8a e superiore: si
Ambientazione: 3,5/5
Qualitá della roccia: 3/5
Attrezzatura: 3,5/5
Periodo consigliato: pieno inverno, per la maggior parte delle falesie. Anche autunno e primavera per alcuni settori.
Leonidio è situata nel Peloponneso, vicina al mare ma non sul mare, in una valle ampia, circondata da pareti.
La maggior parte dei settori sono esposti al sole tutto il giorno, ma sono presenti anche falesie in ombra il pomeriggio o la mattina.
E' un tipico esempio di sfruttamento intensivo e commerciale di una area con strutture rocciose. Questo comporta molti aspetti positivi, ma anche alcuni negativi. Cominciamo da quelli negativi: molti settori sono stati chiodati "a batteria", con righe di spit molto ravvicinate le une alle altre, anche tre linee chiodate in 4 metri di parete. Alcuni settori sono stati chiodati espressamente per creare aree facili, quelle che portano più clienti. Per fare questo, molte soste sono state messe a pochi metri di altezza, anche laddove la parete proseguiva per altre decine di metri ( perché il grado sarebbe aumentato).
Alcuni settori sono stati chiodati anche se la qualità della roccia non era buona. I gradi, parlo della nuova guida 2017, sono molto disomogenei e spesso palesemente errati: alcuni 6b+ sono più difficili di alcuni 7a.
Un altro lato negativo è l'affollamento: centinaia di scalatori, soprattutto francesi e inglesi. Già a ottobre, che è bassa stagione, per fare una qualunque delle famose vie a canne, bisognava mettersi in coda. Presumibilmente a natale ci sarà il pienone in tutti i settori principali.
Per contro bisogna dire che esistono dei settori veramente magnifici, con vie di arrampicata su canne incredibili, anche di difficoltà moderata: raramente si trovano 6c strapiombanti così interessanti, e questo permette, anche a chi non abbia un livello alto, di provare l'ebrezza del "Tufa Climbing".
Gli alloggi sono molto più cari rispetto a Kalymnos. La cosa è strana, se si pensa a un piccolo paese sperduto nel Peloponneso, ma è difficile trovare alloggi, anche spartani, a meno di 30 euro a persona. I più caratteristici, per esempio Agroktima, costano dai 40 euro a persona in su. Per mangiare, si trovano ristoranti buoni a prezzi Kalymnioti, per esempio da Margherita al porticciolo di Plaka.
In conclusione, direi che è un posto da visitare, ma sapendo scegliere la falesia giusta, in un periodo di bassa stagione. Se si hanno due giorni in più, è d'obbligo la visita alle falesie di kyparissi, a meno di due ore di macchina da Leonidio (molte curve), paesino tranquillo sul mare, sovrastato da falesie di livello mondiale (per esempio Babala è un must per l'alto livello).
Settori da non perdere:
Leonidio Twin caves. Via Must: Bonobo 7b+
Leonidio Mars: Via Must: Chuk Notis estensione: 7c
Kyparissi Watermill: Via Must: Thanks George 7a, Myros 7b+, Kyparissi 7a.
Guida (fatta molto bene ma con molti gradi sbagliati: la nuova edizione di Greece, di Aris Theodoropoulos)
Consigliato livello fino al 6a: si
Consigliato livello 6a-6c: si
Consigliato livello 7a-7c: si
Consigliato livello 8a e superiore: si
Ambientazione: 3,5/5
Qualitá della roccia: 3/5
Attrezzatura: 3,5/5
Periodo consigliato: pieno inverno, per la maggior parte delle falesie. Anche autunno e primavera per alcuni settori.
Leonidio è situata nel Peloponneso, vicina al mare ma non sul mare, in una valle ampia, circondata da pareti.
La maggior parte dei settori sono esposti al sole tutto il giorno, ma sono presenti anche falesie in ombra il pomeriggio o la mattina.
E' un tipico esempio di sfruttamento intensivo e commerciale di una area con strutture rocciose. Questo comporta molti aspetti positivi, ma anche alcuni negativi. Cominciamo da quelli negativi: molti settori sono stati chiodati "a batteria", con righe di spit molto ravvicinate le une alle altre, anche tre linee chiodate in 4 metri di parete. Alcuni settori sono stati chiodati espressamente per creare aree facili, quelle che portano più clienti. Per fare questo, molte soste sono state messe a pochi metri di altezza, anche laddove la parete proseguiva per altre decine di metri ( perché il grado sarebbe aumentato).
Alcuni settori sono stati chiodati anche se la qualità della roccia non era buona. I gradi, parlo della nuova guida 2017, sono molto disomogenei e spesso palesemente errati: alcuni 6b+ sono più difficili di alcuni 7a.
Un altro lato negativo è l'affollamento: centinaia di scalatori, soprattutto francesi e inglesi. Già a ottobre, che è bassa stagione, per fare una qualunque delle famose vie a canne, bisognava mettersi in coda. Presumibilmente a natale ci sarà il pienone in tutti i settori principali.
Per contro bisogna dire che esistono dei settori veramente magnifici, con vie di arrampicata su canne incredibili, anche di difficoltà moderata: raramente si trovano 6c strapiombanti così interessanti, e questo permette, anche a chi non abbia un livello alto, di provare l'ebrezza del "Tufa Climbing".
Gli alloggi sono molto più cari rispetto a Kalymnos. La cosa è strana, se si pensa a un piccolo paese sperduto nel Peloponneso, ma è difficile trovare alloggi, anche spartani, a meno di 30 euro a persona. I più caratteristici, per esempio Agroktima, costano dai 40 euro a persona in su. Per mangiare, si trovano ristoranti buoni a prezzi Kalymnioti, per esempio da Margherita al porticciolo di Plaka.
In conclusione, direi che è un posto da visitare, ma sapendo scegliere la falesia giusta, in un periodo di bassa stagione. Se si hanno due giorni in più, è d'obbligo la visita alle falesie di kyparissi, a meno di due ore di macchina da Leonidio (molte curve), paesino tranquillo sul mare, sovrastato da falesie di livello mondiale (per esempio Babala è un must per l'alto livello).
Settori da non perdere:
Leonidio Twin caves. Via Must: Bonobo 7b+
Leonidio Mars: Via Must: Chuk Notis estensione: 7c
Kyparissi Watermill: Via Must: Thanks George 7a, Myros 7b+, Kyparissi 7a.
Guida (fatta molto bene ma con molti gradi sbagliati: la nuova edizione di Greece, di Aris Theodoropoulos)
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