Fanno sicura male soprattutto gli scalatori più "esperti", quelli che praticano da tanti anni.
Gri gri from king rock wild climb on Vimeo.
CAUSE DEGLI INCIDENTI IN ARRAMPICATA SPORTIVA
Si riportano in ordine di importanza e di frequenza le principali cause di incidenti riscontrate negli anni. Da notare, che se fino ad oggi le statistiche venivano principalmente dal Soccorso alpino, ora con la nascita di molte palestre indoor, si hanno molti più dati, ricavabili da incidenti sia gravi, che di minore entità, che solo la fortuna non ha resi tali.
1) Uso scorretto dei freni da parte dell'assicuratore. Al momento questa è sicuramente la causa principale di incidenti gravi o potenzialmente tali. Spesso i freni per l'assicurazione non vengono utilizzati secondo le indicazioni date dalle case costruttrici.
RISCHIO: l'arrampicatore che cade può arrivare a terra con conseguenze molto gravi.
2) Lasco di corda eccessivo lasciato dall'assicuratore al proprio compagno, spesso per semplificare il "dare corda" e perché si crede cosí facendo di fare una sicura più dinamica
RISCHIO: in caso di caduta nei primi metri l'arrampicatore rischia di arrivare a terra.
3) Sicura troppo statica da parte dell'assicuratore, con conseguente impatto violento dell'arrampicatore sulla parete. Si ha questo effetto quando ci si vuole opporre con tutte le forze alla caduta del compagno.
RISCHIO: soprattutto sugli strapiombi l'arrampicatore rischia di "ritornare" violentemente contro la parete (rottura caviglie o altri traumi)
4) Assicuratore di peso molto inferiore rispetto a chi arrampica.
RISCHIO: soprattutto in presenza di pochi attriti (vedi palestre indoor, ma non solo) l'assicuratore può essere sbattuto violentemente contro la parete e/o inalzato fino ad incastrarsi sul primo rinvio
4) Calata in moulinette più lunga della corda a disposizione. Fortunatamente questo rischio ultimamente è stato molto ridotto, essendo le corde in commercio molto più lunghe di una volta.
6) Nodo eseguito in modo errato. Non è fortunatamente una causa frequente. Il rischio è riducibile con un controllo reciproco, sempre da attuare nella cordata.
( estratto da un convegno sulla sicurezza nella scalata sportiva tenuto da una commissione congiunta CAI e Guide Alpine)
PRINCIPIO DEL DOPPIO CONTROLLO:
Molti incidenti nella scalata sportiva sono dovuti a banali errori di distrazione.
Dimenticare di legarsi o non terminare il nodo.
Legarsi solo sulla cinta o solo sui cosciali.
Mettere il Gri Gri al contrario.
Attaccare il Gri gri a uno solo degli anelli di metallo, senza che i due anelli vangano presi assieme dal moschettone a ghiera.
IL PRINCIPIO DEL DOPPIO CONTROLLO RIDUCE QUASI DEL TUTTO QUESTO RISCHIO
La regola può essere espressa in questi termini: poiché si scala sempre in due, ci si controlla sempre a vicenda. Prima di partire io controllo me stesso e te. Te controlli te stesso e me.
Questa procedura del controllarsi a vicenda dovrà avvenire secondo una routine standard:
il capocordata controllerà
1) che il compagno abbia inserito correttamente lo strumento di assicurazione
2) con uno strattone sulla corda uscente verificherà che lo strumento si blocchi.
L'assicuratore controllerà
1) che la fibbia dell'imbragatura sia chiusa bene
2) che il capocordata abbia fatto correttamente il nodo e che esso sia collegato alle due parti portanti dell'imbragatura ( che prenda cioè sia cinta che cosciali)
USO DEL GRI-GRI:
Definizione di corda in entrata e corda in uscita:
La corda in uscita è quella che va verso lo scalatore, quella che termina con il capo dove è legato lo scalatore. La corda in entrata è quella che termina con il capo libero, o, nel caso di vie a più tiri, con il capo dove è legato l'assicuratore.
Più semplicemente, qualunque strumento si usi, la corda in uscita è quella sopra, quella a monte dello strumento. Quella in entrata è quella sotto.
Qualunque strumento si utilizzi, se tengo solo la corda sopra, mentre con l'altra mano d'istinto stringo il freno, il freno NON POTRA' ENTRARE IN AZIONE. Se controllo la corda a valle dello strumento, invece, entrerà in azione lo strumento e parte del peso e della energia verranno dissipate.
Da questo consegue che: LA CORDA IN ENTRATA NON VA MAI ABBANDONATA
L'istinto, in questo caso, lavora in maniera contraria e sbagliata: nel caso di improvvisa caduta del compagno, in automatico viene da afferrare la corda in uscita e stringere con l'altra mano quello che si ha in mano.
Da qui, da questo istinto sbagliato, derivano la maggior parte degli incidenti dovuti al non bloccaggio dei freni.
Quando si sente dire " il Gri-gri ( o Cinch) non ha bloccato" è solo perché si stava utilizzando una procedura sbagliata. E' dimostrato che anche con una corda da 8,5 mm, stringendo la mano sula corda in entrata, il gri-gri blocca.
il fatto che nella maggior parte degli incidenti nei quali si dichiara che " il gri gri non ha bloccato", l'assicuratore si ritrova con la mano sinistra leggermente ustionata, dimostra che l'assicuratore stava stringendo la corda in uscita, e non quella in entrata, e che veva l'altra mano sullo strumento.
L'istinto, nel caso in cui ci si debba trovare senza preavviso a dover controllare una caduta del capocordata, è quello di stringere ciò che si ha in mano. Per questo è necessario utilizzare la procedura corretta, per fare in modo che l'istinto ci porti, in automatico, a stringere la corda in entrata.
E' necessario utilizzare la procedura corretta anche perché il tempo di reazione, cioè il periodo che ci mettiamo per renderci conto che stiamo commettendo un errore e dobbiamo cambiare impugnatura, è molto lungo, mentre il tempo che ci impiega il compagno a precipitare è brevissimo.
Dunque solo con la procedura corretta si può fare in modo che l'automatismo giochi a nostro favore, anche qualora la caduta ci colga in un momento di distrazione.
Gri gri from king rock wild climb on Vimeo.
Una corda si può rompere?
Si, ma devono intervenire delle condizioni particolari, infatti tutte le corde sono costruite in maniera tale che la sola energia della caduta non potrà, in alcun modo, spezzarla.
Vediamo uno dei casi in cui la corda si può tagliare o spezzare durante una caduta.
Avete notato quanti rinvii con moschettoni vecchi vengono lasciati in parete e usati, per anni, da tutti?
In questo caso il problema non é ( solo) la fettuccia che si indebolisce.
Quello che la maggior parte di noi non nota, é che lo scorrimento della corda produce un angolo a LAMA DI COLTELLO sul moschettone.
La corda, negli anni AFFILA sempre di più questa lama nel moschettone, e puó tagliare la corda in caso di volo.
In questo caso non ci sará un rinvio sotto a tenere, come nel caso di rottura della fettuccia o del moschettone.
I siti Up-climbing
E di black diamond
Informano di 3 incidenti nei quali la corda si é tranciata di netto per questo motivo. In un caso l’esito é stato la morte dello scalatore ( fonte Up-climbing che a sua volta cita come fonte il sito svizzero Kairn ).
Personalmente, negli ultimi anni, mi sono molto allontanato dal consumismo e sono contrario alla obsolescenza programmata dei prodotti, sono favorevole alla condivisione, alla riparazione, al riciclo.
Tutto questo NON PUÓ essere applicato al materiale di scalata.
La maggior parte degli scalatori usa come corda dei vecchi canaponi ormai secchi, privi di elasticità e soprattutto accorciati dai numerosi tagli della parte finale consumata.
Questo é pericoloso, la corda può non essere più sufficientemente lunga e sufficientemente elastica.
Gli imbrachi vanno cambiati spesso. I moschettoni vanno controllati.
Nella scalata, il materiale non dovrebbe essere condiviso, riparato o riciclato.
Commenti
Moschettoni di calata!
Sabato in una falesia del centro Italia ho fatto qualche via da secondo, smontando i rinvii mentre salivo e calandomi sul solo moschettone di catena. Lo stato di alcuni di questi (e della rispettiva catena) non era per nulla rassicurante dovendosi calare da quel solo punto (non peggio di molte altre falesie in giro)! Senza fare terrorismo (ma con il pragmatismo di uno a cui tempo fa è saltato un fix di sosta a Gaeta) segnalo le conclusioni di un articolo, pubblicato giorni fa su Planetmountain, del Laboratorio del Centro Studi Materiali e Tecniche del CAI che ha analizzato un campione di moschettoni e rinvii recuperati dalle soste in falesie in numero statisticamente significativo:
"Conclusioni
Per molto tempo si è arrampicato in moulinette calandosi su moschettoni da “ferramenta”. Probabilmente lo faremo per molto altro tempo: ci sono in giro così tanti connettori che non è plausibile una loro sostituzione immediata.
I carichi generabili sui mono tiri e in sosta, difficilmente saranno così elevati da poter rompere uno di questi moschettoni. Comunque, nelle “top rope” è meglio aggiungere uno dei propri moschettoni.
E’ importante comunque prendere atto che i moschettoni “da ferramenta” sono i peggiori connettori che un arrampicatore e/o alpinista può pensare di aver attaccato all’imbracatura. Non potrebbero nemmeno essere venduti, se non con dizione “not for climbing”. Ripeto: è meglio un moschettone vecchio e ben consumato ma “CE”, che uno nuovo “da ferramenta”.
In maniera meno grave, il discorso vale per le maglie rapide non “CE”.
Infine, nel dubbio, ogni “fisso” è più debole del peggiore dei vostri rinvii."
Invito a leggere l'articolo per intero: http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=40392
Foto di parte del materiale "da ferramenta" testato:
http://www.planetmountain.com/News/slide.lasso?keyid=40392&user_id=1&portfolio=15189,15187,15194,15192,15186,15188,15190,15191,15193,15195,15197,15198,15199,15200&num=8
Tabella con i carichi di rottura del materiale: http://www.planetmountain.com/files/179.pdf
A proposito di sicurezza!
Video: Maurizio Oviglia e il Restyling dell'Aguglia di Goloritzè!
http://vimeo.com/60317476
Video Petzl: Il peggior assicuratore del mondo
https://vimeo.com/80489867#at=0