Alcuni settori sono stati chiodati anche se la qualità della roccia non era buona. I gradi, parlo della nuova guida 2017, sono molto disomogenei e spesso palesemente errati: alcuni 6b+ sono più difficili di alcuni 7a.
Un altro lato negativo è l’affollamento: centinaia di scalatori, soprattutto francesi e inglesi. Già a ottobre, che è bassa stagione, per fare una qualunque delle famose vie a canne, bisognava mettersi in coda. Presumibilmente a natale ci sarà il pienone in tutti i settori principali.
Per contro bisogna dire che esistono dei settori veramente magnifici, con vie di arrampicata su canne incredibili, anche di difficoltà moderata: raramente si trovano 6c strapiombanti così interessanti, e questo permette, anche a chi non abbia un livello alto, di provare l’ebrezza del “Tufa Climbing”.
Gli alloggi sono molto più cari rispetto a Kalymnos. La cosa è strana, se si pensa a un piccolo paese sperduto nel Peloponneso, ma è difficile trovare alloggi, anche spartani, a meno di 30 euro a persona. I più caratteristici, per esempio Agroktima, costano dai 40 euro a persona in su. Per mangiare, si trovano ristoranti buoni a prezzi Kalymnioti, per esempio da Margherita al porticciolo di Plaka.
In conclusione, direi che è un posto da visitare, ma sapendo scegliere la falesia giusta, in un periodo di bassa stagione. Se si hanno due giorni in più, è d’obbligo la visita alle falesie di kyparissi, a meno di due ore di macchina da Leonidio (molte curve), paesino tranquillo sul mare, sovrastato da falesie di livello mondiale (per esempio Babala è un must per l’alto livello).
Settori da non perdere:
Leonidio Twin caves. Via Must: Bonobo 7b+
Leonidio Mars: Via Must: Chuk Notis estensione: 7c
Kyparissi Watermill: Via Must: Thanks George 7a, Myros 7b+, Kyparissi 7a.
Guida (fatta molto bene ma con molti gradi sbagliati: la nuova edizione di Greece, di Aris Theodoropoulos)